Traumi dentali

traumi-dentali-3La frequenza dei traumi dentali è piuttosto alta e colpisce circa il 20% dei bambini in dentizione decidua ( denti da latte) ed oltre il 15% della dentizione permanente.

Normalmente i denti più colpiti sono gli incisivi centrali e laterali di entrambe le arcate.
Le cause più frequenti di traumi per i denti da latte sono la prima deambulazione, le abitudini viziate (il succhiamento del pollice o di altre dita o del succhiotto) che provocano avanzamento dei denti decidui frontali e li rendono piu’ esposti.
Per i denti permanenti le cause più frequenti di traumi dentali sono le attività sportive, le anomalie dentoscheletriche con sporgenza degli incisivi superiori e gli incidenti stradali.

La prevenzione dei traumi dentali e’ fondamentale e dovrebbe essere diffusa in ambiente scolastico, sportivo e nell’ambito familiare, tramite i pediatri ed i dentisti.
Quindi eliminare abitudini viziate, utilizzare di paradenti per lo sport, correggere ortodonticamente la posizione degli incisivi superiori troppo sporgenti. La prevenzione è in oltre rappresentata dalla tempestività’ dell’intervento, dalla corretta diagnosi e terapia e dall’invio urgente presso studi che si occupano di odontoiatria infantile.

La risoluzione dei traumi dentali dipende dalla tipologia di trauma che si e’ verificato: se vi è una frattura coronale semplice limitata allo smalto o se è coinvolta anche la dentina, se vi è esposizione della polpa del dente, se vi è avulsione, frattura radicolare o anche lussazione.

I “traumi dentali” possono provocare la frattura di una parte della corona del dente (cioè della parte visibile) o della radice (che è invece la parte inserita nell’osso).

Avulsione significa che il dente con il trauma viene espulso dal suo alloggiamento naturale.
Mentre si parla di lussazione quando il dente, a causa del trauma si sposta dalla sua posizione originale e può avvenire verso l’interno, verso l’esterno, verso le labbra o verso il palato.

L’importante è fare una diagnosi e una visita accurata a seguito di traumi dentali, anche quando il danno sembra ridotto. Alcune complicanze tardive possono sempre presentarsi anche se apparentemente non sembra esserci alcun danno.

Può verificarsi:
– la scomparsa delle fibre che uniscono la radice del dente all’osso: questo fenomeno viene detto anchilosi del dente. Il dente in questo caso perde la sua minima mobilità fisiologica e il sistema di ammortizzamento durante la fase masticatoria.
– il riassorbimento della radice, conseguente all’alterazione dello strato di cellule che la ricoprono.
Questo fenomeno, che non è controllabile, può evolvere fino a far scomparire tutta la radice del dente.
– la morte della polpa dentale (necrosi del dente) con successiva infezione e formazione, in alcuni casi, di granuloma all’apice della radice. La necrosi del dente spesso e’ una complicanza asintomatica, la persona si accorge solo che il dente diventa più scuro.

Le complicanze tardive conseguenti ai traumi dentali, normalmente non si accompagnano a disturbi o fastidi, per questo è molto importante per chi ha subito dei traumi dentali programmare una serie di controlli scadenziati nel tempo.

Le soluzioni per i traumi dentali…
In particolare bisogna prestare attenzione ai traumi dentali sui denti permanenti dei bambini, soprattutto quando coinvolgono denti ad apice immaturo nei quali la radice non si e’ ancora del tutto formata. Se la polpa muore si blocca la formazione della radice ed è per questo che si rende necessaria una procedura particolare di trattamento del canale pulpare.

Se il dente, in conseguenza ai traumi dentali viene espulso dalla sua posizione originale, (avulsione) va reimpiantato nell’alveolo il prima possibile, meglio se viene conservato nella saliva o in bocca o nella soluzione fisiologica, mai nell’acqua!!
Sarà cura del dentista, in base alla sua valutazione, eventualmente realizzare uno splintaggio e quindi la solidarizzare il dente coinvolto con i denti vicini.

Anche se i traumi dentali riguardano i denti da latte e’ importante fare una accurata diagnosi del danno. Sarà cura del dentista che si occupa di pedodonzia valutare quale trattamento è più adatto e se vale la pena conservare il dente da latte traumatizzato o se preoccuparsi maggiormente della salute del dente definitivo sottostante.

traumi-dentali-1La conseguenza di traumi dentali su denti da latte dipende dall’età del bambino al momento del trauma e dalla dinamica dei traumi dentali, spesso i traumi sono “intrusivi” ovvero in conseguenza al trauma rientrano verso l’interno colpendo anche il dente permanente che gli sta formando.

In genere traumi intorno a 1-2 anni del bimbo potrebbero creare anomalie di struttura nel dente permanente, mentre se il bimbo ha 3-5 anni la radice del dente da latte si è già, almeno in parte, riassorbita e il danno e’ in genere meno grave.
Spesso un dente da latte che ha subito un trauma può rimanere anchilosato e quindi rallentare l’eruzione del permanente corrispondente.

Fisiologicamente accade che la radice del dente da latte si riassorbe man mano che il definitivo scende e raggiunge la sua posizione in arcata sostituendo il dente deciduo.
L’importante è sorvegliare che i traumi dentali sui denti da latte non inneschino infezione.

Nel caso di bambini, ricordiamo che è importante affidarsi al migliore dentista pedodonzista che valuterà come procedere.
Un dentino da latte che se ne va troppo presto purtroppo provoca perdita di spazio, ma è anche vero che ostinarsi a mantenere un dente da latte traumatizzato a volte ha conseguenze peggiori.

Noi dello studio dentistico Barbagallo Zanzottera in provincia di Alessandria siamo specializzati anche nella cura dei traumi dentali di grandi e piccini, contattaci per fissare un appuntamento

Dott.ssa Azzurra Barbagallo
Dott.Federico Zanzottera

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